Economia
Villastellone è un piccolo centro della pianura piemontese di poco meno di 5.000 abitanti, a sud di Torino, da cui dista circa venti chilometri.
Fino all'inizio del secolo la sua economia si basava esclusivamente sull'agricoltura; il suo territorio infatti è molto fertile anche perché solcato da fiumi, torrenti e canali: il fiume più importante è certamente il Po (dal quale deriva un taglio settecentesco chiamato “Po morto”), mentre lo Stellone e il Banna sono torrenti il cui corso si sviluppa per la maggior parte nel territorio villastellonese. Ancora oggi l'agricoltura ha un posto importante nell'economia del paese: si coltivano soprattutto frumento e granturco, ma anche patate, asparagi, e ortaggi di pregio; sul territorio sono numerosi gli allevamenti di bovini per la produzione di latte e carne di qualità.
In passato era fiorente l'industria serica che contava, agli inizi dell'ottocento, ben quattro filande.
Soprattutto nell'ultimo quarto del secolo scorso, favoriti anche dalla ferrovia, si sono sviluppati due importanti comprensori industriali, uno lungo la strada per Torino, l’altro sulla Provinciale per Santena. Nonostante la crisi industriale e a seguito di riconversione, attualmente gli stabilimenti industriali insediati occupano ancora centinaia di maestranze villastellonesi costituendo ancora oggi la maggiore fonte di occupazione.
Anche il terziario ha raggiunto un notevole sviluppo e gli occupati in questo settore superano oltre tre volte gli occupati in agricoltura.